Diario - Progetti, argomenti, novità e tanto altro

Focusing: un potente strumento di autoesplorazione

Domenica 10 Novembre 2024 Aspic Counseling Pescara ha avuto l'onore di ospitare il dr. Luca Barletta e la dott.ssa Francesca Pronti, per una giornata studio dedicata alla tecnica del focusing.

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Gravità Permanente: un viaggio di Autocompassione che Continua!

Concludere un percorso non significa necessariamente mettere un punto. Significa, piuttosto, tracciare una nuova linea che continua oltre, portando con sé le esperienze e le consapevolezze acquisite. Questo è ciò che abbiamo sperimentato con il Training di Autocompassione-Gravità Permanente: un viaggio che non termina qui, ma che si evolve verso nuove opportunità di crescita e supporto.

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Sabato 26 ottobre, presso la suggestiva scuola di musica Tarazum a San Silvestro (PE), abbiamo vissuto un momento speciale: un ritiro di meditazione e autocompassione, immersi nella bellezza della natura e circondati dal calore del gruppo. Questo ritiro è stato un'occasione per consolidare e approfondire le pratiche apprese durante il corso, permettendo a ciascun partecipante di immergersi ancora più profondamente nel lavoro interiore, di ascoltare se stesso e di coltivare la propria compassione. La bellezza di questi momenti di condivisione risiede nella loro capacità di ricordarci quanto sia fondamentale prendersi cura di noi stessi e degli altri con gentilezza e consapevolezza. In un mondo che ci richiede di essere costantemente efficienti, ci siamo concessi il tempo per essere semplicemente umani, per riconoscere le nostre vulnerabilità e accoglierle con benevolenza. Questo è il cuore dell'autocompassione: non una fuga dalle difficoltà, ma un modo amorevole per starci dentro.

Il viaggio, però, non termina qui. Per tutti i partecipanti del corso e anche per quelli della precedente edizione, abbiamo deciso di continuare a camminare insieme. A partire da giovedì 14 novembre 2024, organizzeremo incontri mensili di mantenimento e sostegno, per aiutarci reciprocamente a coltivare la consapevolezza e la compassione nelle nostre vite quotidiane. Sarà uno spazio in cui poter meditare, condividere e sostenerci a vicenda nel percorso verso una maggiore presenza e benevolenza. Gli incontri mensili sono aperti a chiunque desideri continuare a coltivare il proprio potenziale compassionevole, a chi sente il bisogno di un luogo sicuro e accogliente dove poter praticare la consapevolezza e l'autocompassione insieme ad altri. Non importa dove siete arrivati, importa solo continuare a camminare. Un grazie speciale va a tutti i partecipanti per la fiducia e l'impegno dimostrati, e alle aiutanti counselor Pina e Marcella, così come al conduttore Raffaello Caiano, per il loro prezioso contributo. È grazie a voi che questo viaggio ha potuto assumere la forma di un'esperienza trasformativa. Per chi fosse interessato a unirsi agli incontri mensili di mantenimento o volesse maggiori informazioni sul prossimo Training di Autocompassione - Gravità Permanente, vi invitiamo a visitare il nostro sito ASPICPescara.it o a contattarci direttamente. Continuiamo a camminare insieme, un passo alla volta, con il cuore aperto e la mente presente.

Lo Staff ASPIC Counseling Pescara

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Cos’è il Giovedì Aspic?

Scopri la magia del “Giovedì Aspic”, una serata per esplorare, crescere e connettersi con gli altri in un percorso di crescita condivisa.

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Come trasformare uno scontro in un incontro... Con le parole giuste!

Molti di noi già sanno per intuito o perché lavorano a contatto con gli altri che il modo che scegliamo per esprimerci suscita effetti diversi nell'altro. Attraverso le giuste parole si può scrivere un buon libro, attraverso le giuste frasi e il giusto tono di voce si può far addormentare un bambino, si può far sentire un’altra persona capita, ci si può far capire e sentirsi meno soli. Con le parole sbagliate, invece, si può fare l’esatto opposto di tutte queste cose.

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Potremmo definire la comunicazione sana come una specie di danza, fatta di frasi e parole intonate in un modo piuttosto che in un altro. Di pause, di sguardi e movimenti che si incrociano e si accordano fra una persona e l’altra sino ad arrivare quasi a sentirsi un tutt'uno, come quando al bar ci si prende un caffè con qualcuno ad alla fine non lo si beve neanche. Bene questo è un ”incontro". Quando invece ci si attacca, si grida o ci si insulta ecco che siamo davanti ad uno "scontro." La differenza sta nel fatto che nel primo caso ci si ascolta per capire ciò che l’altro ci sta dicendo, nel secondo invece si ascolta per rispondere, per “contrattaccare” .

Come nasce uno scontro?

Dipende, molti potrebbero rispondere: quando si vuole attaccare l’altro, quando non si va d’accordo ed altre cose del genere, questo sarebbe sempre vero se non fosse che spesso ci scontriamo proprio con le persone a cui vogliamo più bene. Quante volte non ci siamo riusciti a capire coi nostri amici, quante persone smettono di parlare coi propri genitori o figli… Quante volte nella vita abbiamo incontrato un estraneo che sarebbe potenzialmente potuto diventare un amico, ma ci siamo rifiutati di conoscerlo, lo abbiamo definito in un certo modo e ci siamo persi chi fosse davvero? E forse non lo sapremo mai perché questo accade quando ci si scontra: l’altro proprio non riusciamo più a vederlo ne lui vedrà noi.

Come si inverte il processo?

Come si ri-trasforma uno scontro in un incontro? É semplice e può fare paura, richiede molto coraggio ed umiltà: dire semplicemente quello che si sente, in qualunque momento della conversazione anche se lo scontro è già iniziato. Questo, esprimendo la nostra struttura profonda, senza giudizi, ne interpretazioni, nuda così come è, genera un circolo virtuoso che fa tornare quello scontro, un incontro. In altre parole: lasciate che sia il cuore a parlare perché cuore e mente lavorano insieme, ma a volte la mente con la sua razionalità e la sua tendenza ad interpretare tutto, ad etichettare e a cercare “il modo giusto secondo lei” di dire ciò che il cuore sente, finisce per deformare il messaggio.

Autore: Flavio Amicucci, Counselor Motivazionale presso Aspic Pescara

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Intelligenza emotiva 2024 sulla Majella

Un'esperienza di due giorni, che ha segnato profondamente i partecipanti di questa edizione.

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E quindi uscimmo a riveder le stelle...

Un fine settimana di riconnessione con se stessi abbracciati dalle atmosfere suggestive della Majella guidati dai nostri amatissimi counselors

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Intelligenza Emotiva work in progress!

Il team di counselors formatori prepara il terreno per il weekend esperienziale del 6-7 Luglio 2024 dal titolo "Intelligenza Emotiva"

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Un weekend con Marco Andreoli

Il secondo weekend di Maggio Aspic Pescara ha avuto come ospite d'onore un illustre counselor: Marco Andreoli. Presidente delle sedi Aspic di Alessandria, Savona e Reggio Calabria, docente e responsabile della formazione anche in altre sedi Aspic, Marco ha partecipato attivamente alla politica professionale per diversi anni.

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NIENTE IN TE E' SBAGLIATO.

Vi presentiamo il video del Workshop di Artiterpie che abbiamo tenuto nel tendone del Circo Della Luna, immerso nel verde a 10 minuti da Pescara.
Il lavoro che abbiamo proposto in questa occasione è stato ispirato dall'opera dell'artista americana Sarah Sze esposta alle OGR di Torino nell'inverno 2023/2024 e dal libro di Richard C. Schwartz "Come allearsi con le parti «cattive» di sé. Guarire il trauma con il modello dei sistemi familiari interni".
Ne è uscito un lavoro intenso, profondo e delicato capace di risvegliare emozioni congelate da anni e permettere ad una nuova energia, l'energia del Sè di tornare ad albergare e condurre il flusso della vita.
Grazie a tutti i partecipanti che sono stati capaci di affidarsi e coinvolgersi rendendo possibile questa splendida giornata!

Con AMORE.
Donatella, Raffaerllo e Alfonso

Il viaggio dell'anima - workshop di Artiterapie

Un viaggio dentro sé stessi attraverso colori, parole, gesti ed emozioni.
Un viaggio per svelare attraverso l'arte e la creatività naturalmente insita in ciascuno di noi, gli scenari dell'anima. Un viaggio che ti aiuterà a trovare la pace oltre il frastuono della frenetica superficie del quotidiano.

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Fare un percorso di crescita personale non è una cosa facile; significa fare qualcosa di terribilmente scomodo, mettersi a nudo, rischiare, esporsi, giocare, giocarsi, sporcarsi. Vuol dire smontare e poi ristrutturare il proprio modo di pensare come farebbe uno scultore con la sua opera d'arte, vuol dire smettere di dare la colpa agli altri per le cose che non funzionano nella propria vita o per le cose che non sono andate come si sarebbe voluto. Vuol dire smettere di cercare pretesti per criticare e screditare chi la pensa e la sente diversamente o semplicemente ha più successo in qualcosa. Vuol dire abbandonare la condizione di vittima e ricontattare le proprie risorse personali per riconquistare con ostinazione quel potere che si è perso col tempo e quella luce che persone o situazioni ci hanno tolto, spesso quando eravamo bambini o adolescenti. La buona notizia è che il potere di trasformare noi stessi e le circostanze esterne, che ci procurano sofferenza, ce l'abbiamo ancora ma occorre partire da noi stessi, occorre essere onesti e non raccontarsi bugie per sentirsi meno miseri, occorre guardarsi dentro, nelle crepe delle proprie fragilità, più che guardare fuori.

Ho partecipato al Workshop di ArtiTerapie "Viaggio verso l'anima" per ritrovare la pace oltre il frastuono della vita quotidiana.

Il workshop, organizzato ad Ottobre 2023 dalla scuola di Counseling ASPIC Pescara, è ispirato all'opera catartica di Giulia Spernazza, un'installazione esposta a L'Aquila in occasione di LUCO, mostra d'arte sacra contemporanea internazionale nell'agosto 2023. L'opera descrive il processo spirituale della catarsi, ossia di purificazione dai fardelli dell'esistenza terrena per restituire all'anima la libertà di manifestarsi nel mondo nella sua essenza spirituale.

Il workshop è stata un'esperienza immersiva in cui abbiamo compiuto un viaggio catartico attraverso l'espressione artistica, la meditazione e il canto per riconciliarci e rilasciare i fardelli opprimenti, fino a liberarci dalle gabbie interiori che ci impediscono di raggiungere il nostro nucleo, l'essenza, quella parte sacra che abita dentro ciascuno di noi. Ci è voluto tanto coraggio per affrontare ferite e fantasmi ma alla fine della giornata abbiamo potuto godere di un senso di leggerezza e rinascita.

Questo piccolo grande miracolo é stato possibile grazie alla meravigliosa disponibilità dei partecipanti di mettersi in gioco e grazie alla professionalità e alla passione dei docenti counselor, che ci hanno fatto sentire protetti e accolti nelle nostre fragilità di esseri umani.

Ringrazio dal profondo i conduttori counselor: Raffaello Caiano (psicoterapeuta e direttore della scuola), Alessandro Rapattoni (insegnante di teatro), Donatella Giorgini (insegnante di yoga e danza meditativa) e Alfonso Camplone (pittore), per il loro donarsi, il loro farsi strumento di cura e salvezza per una piccola parte di umanità. Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio che hanno compiuto con me questo atto trasformativo profondo e hanno messo in comune la loro parte più preziosa e più intima, il loro diamante unico e irripetibile, in un clima non giudicante, di massimo rispetto e di fiducia reciproca. Grazie alla vita che mi permette di incontrare in ogni momento le persone di cui ho più bisogno per compiere la mia evoluzione e il mio personalissimo viaggio verso me stessa, per crescere nell'umiltà e nell'Amore.

Questo è l'insegnamento della giornata vissuta che voglio portare con me: lasciare andare ciò che ci ha ferito non è buttarlo via ma è dargli un posto sacro, collocarlo nello spazio giusto della nostra anima per poterlo onorare, per poterlo ringraziare di averci condotto fino a quello che siamo oggi.

Vi suggerisco di seguire la pagina dell'associazione Aspic e di aderire quando possibile alle prossime iniziative.

Lo faccio perché ho a cuore il bene profondo e la felicità di chi mi legge e mi segue con affetto. Il mondo ha sempre più bisogno di persone che si guadagnino la propria felicità, io ieri ci ho guadagnato le ali. Qualcuno dei presenti, a mia insaputa, me le ha donate e stampate sulla pelle.

Profondamente grata e viva

Provare per credere!

Paola Di Gregorio Autrice

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Intelligenza Emotiva

L'evento dell'anno dell'ASPIC Pescara!
La prima edizione di Luglio 2023 ci ha visti sulla Majella.
Chissà dove andremo l'anno prossimo!

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"Se cercheremo di aumentare l’autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e di stabilire legami sociali - in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva - potremo sperare in un futuro più sereno.” (Daniel Goleman)

Queste parole hanno ormai quasi 30 anni, ma descrivono bene, con semplicità ed efficacia, il “concetto” di Intelligenza Emotiva e le “azioni” utili per coltivarla ed accrescerla.

Queste parole e soprattutto il desiderio, la volontà e il coraggio (o incoscienza ?!) di sperimentarci in qualcosa di nuovo, ci hanno guidato nella progettazione del primo workshop residenziale “targato” ASPIC Pescara, che si è tenuto a Passo Lanciano (CH) nel weekend del 1° e 2 luglio 2023.

Immersi nella natura e nel silenzio della Majella, la nostra montagna-madre, abbiamo appreso che la consapevolezza va accompagnata con la compassione, per noi stessi e per gli altri, affinché non diventi “giudizio”; abbiamo visto che è possibile farci amiche emozioni quali rabbia e paura, colpa e vergogna; abbiamo imparato che le parole hanno un peso e che aprire il cuore a noi stessi ci permette di avvicinarci a quello degli altri … Oltre ai singoli laboratori (ben 8 in 2 giorni … ma come abbiamo fatto ?!?!), tra i quali si sono divisi i nostri intrepidi partecipanti, abbiamo avuto anche momenti in comune: sessioni di studio e approfondimento; una meditazione guidata (e siamo certi che la nostra energia positiva sia arrivata da qualche parte a fare del bene); una coinvolgente danza tribale e una passeggiata “consapevole” nel bosco, con cui abbiamo ricontattato la nostra parte più intima e scaricato tensioni e malesseri.

Ciascuno di noi ha voluto fortemente “ritagliarsi” questo spazio, lontano dalla routine quotidiana, per dedicarsi alla cura di sé, condividendo l’esperienza con persone che vivevano gli stessi bisogni, difficoltà, desideri. Ah … un’altra cosa … ci siamo anche divertiti molto !!!!

Eh si, vuoi mettere passeggiare di notte sulla Majella, sotto la luce di una luna meravigliosa, tra sorrisi estasiati e brividi di freddo (e di paura: lupi, orsi, cinghiali ?!?! ma no, dai !); oppure chiamare tutti a raccolta con “cerimonie” degne dei bimbi dell’asilo o con un trenino che a Capodanno se lo sognano ☺; e poi sedersi a tavola, non importa dove, tanto siamo tutti “casa”, e chiacchierare, ridere, scherzare … Che dire … ci è piaciuto così tanto che, molto probabilmente, a questa prima edizione 2023 ne seguiranno altre … RESTATE CONNESSI !!!

Visita la pagina INTELLIGENZA EMOTIVA per gli aggiornamenti e prenotare il tuo posto per la prossima edizione!

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Raccontarsi per ricominciare

IL RISTORANTE - Cortometraggio a conclusione della IV° edizione del progetto "Raccontarsi per ricominciare" con il Ministero della Giustizia

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Favorire processi di cambiamento personale che portino alla realizzazione del potenziale umano.

Questo è forse il più ambizioso obiettivo della nostra associazione, e non sempre é facile da realizzare. Bisogna trovare il modo giusto di comunicare con chi ci sta di fronte, nella piena fiducia e rispetto incondizionata, lasciano da parte i pregiudizi e lavorando per neutralizzare le paure.

Il progetto "Raccontarsi per ricominciare" ci ha dato l'opportunità di sperimentare e realizzare questi obiettivi.

Si tratta di un progetto promosso e finanziato dall'ufficio U.D.E.P.E. del ministero della Giustizia che ha visto in 4 edizioni la partecipazione di oltre 60 utenti in regime di esecuzione penale esterna. Con loro abbiamo lavorato con la scrittura e con il teatro ma soprattutto con l'ascolto e l'accoglienza, per far emergere la storia di ciascuno e cercarne la luce nascosta nel buio...una continua ricerca di senso volta al riscatto del valore personale che ognuno porta dentro di sé.

Un percorso impegnativo e forse proprio per questo così ricco di soddisfazioni, emozioni e relazioni significative capaci di ridare nuova speranza e sostegno a persone addolorate, deluse, arrabbiate. E come spesso accade in queste esperienze. chi ha offerto aiuto ha ricevuto ed imparato più di quanto abbia dato!

Con grande gratitudine salutiamo tutti i partecipanti che hanno contribuito a questa avventura! Con il continuo sostegno degli assistenti sociali dell'U.D.E.P.E. siamo riusciti a creare un'atmosfera magica che in occasione dell'ultima edizione abbiamo voluto testimoniare con un cortometraggio realizzato a partire dalle storie di alcuni partecipanti.

Hanno contribuito a questo progetto: I counselor Sabrina Di Felice, Paola De Gregorio, Rosa Tenisci, Luigina Tartaglia e Matteo Schiazza anche come regista teatrale. Daniela Vola ha contribuito al laboratorio di narrazione e scrittura e alla realizzazione del cortometraggio insieme a Michele Polleggioni. Coordinamento del progetto: Raffaello Caiano

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Tags: #Salute#Comunicazione

ASPIC PESCARA

Focusing: un potente strumento di autoesplorazione

Gravità Permanente: un viaggio di Autocompassione che Continua!

Cos’è il Giovedì Aspic?

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Un weekend con Marco Andreoli

NIENTE IN TE E' SBAGLIATO.

Il viaggio dell'anima - workshop di Artiterapie

Intelligenza Emotiva

Raccontarsi per ricominciare